SUBITO 192 AGENTI IN PIU’
“Sono venuto qui per dire che la risposta dello Stato rispetto alla morte di due cittadini inermi e innocenti sara’ durissima”. Cosi’ il ministro dell’Interno, Marco Minniti, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si e’ riunito a Foggia. “La lotta contro le mafie e’ una grande battaglia di civilta’. Accanto alle misure e’ importante coinvolgere l’opinione pubblica e per questo ho voluto ascoltare i sindaci e ho chiesto loro di essere parte attiva in quella che deve essere una rivolta morale della comunita’. Lo Stato deve rispondere e le popolazioni devono stargli accanto”, ha aggiunto.
Quanto alle misure, Minniti ha annunciato l’invio di “192 unita’ aggiuntive che arriveranno in provincia di Foggia, tra loro anche 24 appartenenti ai Cacciatori di Calabria. Il loro compito sara’ quello di saturare il territorio perche’ si aggiungeranno alle unita’ gia’ operativa sul territorio e rimarranno qui il tempo necessario”. In particolare, ci saranno investigatori dello Sco, del Ros e dello Scico. Inoltre “a San Severo sara’ costituito un nuovo reparto di repressione del crimine. La Puglia sara’ insieme con la Calabria ad avere tre reparti prevenzione e crimine”.
Il ministro ha spiegato che “abbiamo condiviso con il presidente della Regione Puglia di produrre un protocollo di intesa e l’idea e’ di firmare questo protocollo il piu’ rapidamente possibile: ci siamo dati appuntamento ardito, entro fine agosto. Lavoreremo per sperimentare in provincia di Foggia le tecnologie migliori e metteremo in campo il meglio delle nuove tecnolgie che ci sono sul mercato in questo momento”. Per Minniti, “mettiamo in campo un progetto organico e strategico che deriva da un dato: il ministero dell’Interno, il ministro, considera questo un quadrante strategico della sicurezza del nostro Paese. Il mio impegno e’ seguire questo percorso insieme passo dopo passo. L’obiettivo e’ che ogni due mesi ci riuniremo qui per fare il punto della situazione”.
IL PUNTO – “Sono stati uccisi due pregiudicati e due cittadini inermi ed innocenti. La risposta dello Stato sara’ durissima”. E’ la ‘promessa’ del ministro dell’Interno, Marco Minniti, a conclusione della riunione del Comitato straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi in prefettura a Foggia all’indomani dell’agguato di San Marco in Lamis in cui hanno perso la vita Mario Luciano Romito, nome storico della criminalita’ garganica, il cognato Matteo De Palma, che gli faceva da autista, e due agricoltori, Aurelio e Luigi Luiciani, assassinati perche’ testimoni scomodi. Tre i “filoni di intervento” annunciati dal ministro: controllo del territorio, attivita’ investigative e tecnologie hi-tech. Dal 16 agosto nella provincia arriveranno 192 uomini di ‘rinforzo’ tra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza; a San Severo ci sara’ in pianta stabile un Reparto prevenzione crimine e la Puglia diventera’ la sola regione con la Calabria ad averne tre. Previsto anche l’invio di aliquote Sco, Ros e Scico mentre sara’ potenziato il ricorso a videosorveglianza, sistemi satellitari e droni. “Siamo di fronte ad una organizzazione – ha spiegato Minnnti – che ha tutte le caratteristiche della criminalita’ mafiosa, un ibrido che tiene assieme da un lato una struttura chiusa, fortemente omertosa, e dall’altro una efferatezza di tipo gangsteristico, confermata dall’agguato di ieri”. Quella che abbiamo di fronte “e’ una questione di carattere nazionale, consideriamo questo quadrante strategico per la sicurezza del Paese. Oggi iniziamo un percorso nuovo, su cui ci ritroveremo a fare il punto ogni due mesi”. Sul fronte delle indagini, oggi sono state decine le perquisizioni effettuate dai Carabinieri del reparto operativo di Foggia, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Bari. Ieri, nel corso di alcuni controlli ad una paio di chilometri dalla zona dove e’ avvenuta la strage, era stata trovata l’auto utilizzata dai killer: una Ford Kougar con all’interno una pistola calibro 9×21. La vettura e l’arma erano completamente bruciate.
OPERAZIONE “CITTA’ SICURE”, MIGLIAIA AGENTI POLIZIA IN AZIONE IN PARTICOLARE CONTRO FURTI IN CASA. ARRESTATE 50 PERSONE
Migliaia di agenti impegnati in tutta Italia, con controlli, posti di blocco, 50 arresti e 128 persone denunciate per vari reati: e’ il bilancio dell’operazione “Citta’ sicure” della polizia, che si e’ sviluppata da lunedi’ a mercoledi’ scorsi in 13 citta’ su tutto il territorio nazionale, da nord a sud. In totale sono stati impiegati 1.695 equipaggi, pari a 3.658 poliziotti, sono stati effettuati 1.294 posti di controllo, verificate 12.787 persone. In particolare si e’ proceduto contro i furti in casa.