CROSETTO: RAFFORZARE L’UNIFIL, DETERRENZA ALL’USO DELLA FORZA
‘”Unifil va rafforzato e le forze libanesi rese più credibili. Servono nuove regole d’ingaggio. Israele ci aiuti a rafforzare Unifil” che deve poter “esercitare una reale deterrenza all’uso della forza”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sugli attacchi all’Unifil in Libano. Israele, ha detto, deve “attenersi alle regole del diritto internazionale e proteggere la popolazione civile, a Gaza come in Libano, ed il contingente Onu”. “Andare via ora – ha sostenuto Crosetto – minerebbe la credibilità delle Nazioni Unite”, ma “i piani di evacuazione sono stati aggiornati, testati e sono pronti per essere attuati, se necessario”.
“O c’e’ Unifil o c’e’ la guerra”, ha ribadito in aula alla Camera il ministro della Difesa Guido
Crosetto nella sua informativa sugli attacchi israeliani a Unifil. “Se rinunciassimo alla presenza dei militari di Unifil in quest’area del mondo rinunceremmo definitivamente alla capacita’ di risolvere in modo pacifico le controversie internazionali – ha osservato il ministro – In gioco ci sono principi universali, la possibilita’ per le nazioni di intervenire in aree di crisi per risolvere le situazioni senza uso della forza”. “Unifil – ha continuato Crosetto – non ha svolto il suo compito perché’ non poteva; perche’ le regole di ingaggio per come sono scritte non lo consentivano; percho’ la situazione sul campo e’ cambiata rispetto all’inizio della missione; soprattutto perché ‘ le forze armate libanesi sono cadute, distrutte dall’inflazione e dalla crisi economica, tanto che oggi un soldato guadagna un venticinquesimo di quello che guadagnava qualche anno fa”. “Ci sono solo due modi per risolvere la crisi – ha concluso il ministro della Difesa -: da un lato rafforzare Unifil e dall’altro aiutare la crescita delle forze armate libanesi. L’Italia lo dice da piu’ di un anno”.
“Riconosciamo al ministro Crosetto di aver tenuto una posizione inappuntabile su quanto e’ successo tra Israele e Libano, anche nelle modalità’ che hanno previsto il coinvolgimento di tutti i 16 paesi europei interessati alla gestione del settore ovest. Lo stesso non si può dire del ministro degli esteri, che ha sbagliato a non coinvolgere il collega spagnolo nella dichiarazione a quattro, anche perché’ gli spagnoli guidano Unifil, e della Premier Meloni, che ben ha fatto all’inizio con la dichiarazione a tre con Macron e Scholz, ma che poi anche martedi’ in Aula non ha preso una posizione di netta condanna verso Netanyahu. Bisogna essere successivi. Ci auguriamo che il ministro Crosetto possa portare queste parole equilibrate anche in Consiglio die ministri”. Lo ha detto il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo del Partito democratico nella commissione Esteri e componente della segreteria nazionale del pd, nel suo intervento in Aula.