
È legge il decreto del Governo sulle liste d’attesa. Dopo aver portato il fondo sanitario al suo livello più alto di sempre, compiamo oggi ulteriori passi avanti per garantire il diritto alla salute dei cittadini’. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. ‘Istituiamo un sistema nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa e lo accompagniamo con un efficace meccanismo di controlli. Ampliamo l’offerta con il Cup unico regionale per mettere a disposizione sia le prestazioni erogate dal pubblico sia le prestazioni erogate dal privato accreditato. Assicuriamo che ai cittadini sia sempre erogata la prestazione, anche con il ricorso alle prestazioni in intramoenia e delle strutture private accreditate. Aboliamo dal 2025 il tetto di spesa per le assunzioni dei medici e del personale sanitario e detassiamo le loro retribuzioni per le prestazioni aggiuntive che servono ad abbattere i tempi delle liste d’attesa’, aggiunge la premier.
‘Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma siamo convinti che la giusta direzione intrapresa per costruire una sanità più efficiente e più vicina ai bisogni dei cittadini sia quella. Avanti così’. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Riguardo al Rapporto 2024 sullo stato di diritto nell’Unione europea pubblicato oggi dalla Commissione europea, fonti di governo fanno sapere che ‘in merito agli accenti critici contenuti nel documento, per molti di essi si tratta di osservazioni già note poiché contenute nei rapporti degli anni precedenti. A questo proposito si ricorda che cinque delle sei raccomandazioni contenute nel Rapporto 2024 sono esattamente identiche a quelle contenute nei Rapporti 2022 e 2023’. ‘Per molti altri – proseguono le fonti – si tratta di commenti non attribuibili direttamente alla Commissione europea ma bensì a soggetti terzi (enti istituzionali non governativi, associazioni di categoria, ONG, ecc), alcuni dei quali apertamente polemici nei confronti del Governo, che la Commissione ha inteso consultare nella fase di redazione del rapporto e la cui opinione è stata poi riportata all’interno del documento (peraltro citando correttamente la fonte)’. Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti di governo, ‘si tratta di critiche certamente legittime ma che vanno lette ed interpretate per quelle che sono, ovvero come opinioni di parte’.
‘ Per quanto riguarda la questione del presunto slittamento della data di pubblicazione del Rapporto 2024 sullo stato di diritto nell’Unione europea’, pubblicato oggi dalla Commissione europea, ‘si rammenta che i tempi della sua pubblicazione non dipendono in alcun modo dalla volontà degli Stati membri (né tantomeno da quella del Governo italiano) ma esclusivamente da una decisione della Commissione europea la quale tra l’altro anche oggi, per bocca della Vice Presidente Jourova, ne ha spiegazione spiegato le ragioni’. È quanto fanno sapere fonti di governo.
‘Il presidente del Consiglio di giurisdizione della Camera dei Deputati ha firmato oggi la sentenza di primo grado con cui si confermano i tagli ai vitalizi per gli ex deputati, con un ricalcolo degli assegni percepiti sulla base del metodo contributivo’. Lo comunica una nota dell’ufficio stampa di Montecitorio spiegando che ‘nel complesso il pronunciamento riguarda circa 800 ex deputati’ e ‘la misura consentirà un risparmio stimato di oltre 15 milioni di euro riferito all’anno 2024’.