
‘La memoria delle vittime deve essere preservata e onorata. Naturalmente – dopo tanti decenni e in condizioni storiche politiche e profondamente mutate – perderebbe il suo valore autentico se fosse asservita alla ripresa di divisioni o di rancori’, ha detto il presidente della Repubblica Mattarella, intervenendo al Quirinale nel corso della cerimonia per il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe. ‘Squallide provocazioni non minano il ricordo. Ora serve riconciliazione’, ha poi detto riferendosi agli atti vandalici alla foiba di Basovizza.

“Oggi, nel nostro Continente, Stati e popoli che nel passato si sono combattuti sono insieme nell’Unione europea, condividendo valori, identità, principi, prospettive. Il progressivo allargamento della famiglia europea ha ottenuto risultati giudicati fino a qualche decennio fa impensabili. La pace dei settant’anni! Nell’auspicio che prosegua costantemente, sempre più a lungo. Un cammino non sempre agevole, costellato da apertura e da ostacoli, ma che oggi più che mai va proseguito con coraggio, ostinazione e saggezza, sia all’interno dell’Unione sia alle sue frontiere, impegnandosi anche per favorire l’ingresso di nuovi membri -Paesi dei Balcani occidentali che ne sono ancora esclusi, Ucraina, Moldova- e diffondendo nel continente lo spirito europeo, che esprime e persegue pace, dialogo, integrazione, collaborazione e sviluppo”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione al Quirinale del Giorno del Ricordo. “Le nuove generazioni -ha sottolineato il capo dello Stato- hanno ben compreso la sfida del tempo. Abbiamo il dovere di non deluderli e di continuare a operare con coraggio. A sperare, a non rassegnarci. Soltanto così potremo trasmettere ai giovani, idealmente, in questa Giornata del Ricordo il testimone della speranza, incoraggiandoli a mantenere viva la memoria storica delle sofferenze patite da loro connazionali, adoperandosi perché evitati errori e colpe del passato, promuovendo, ovunque rispetto e collaborazione”. “Anche quest’anno -ha concluso Mattarella –
la Giornata del Ricordo ci ha offerto e ci offre un’opportunità da raccogliere con impegno per riflettere sulle lezioni del passato. La Repubblica guarda alle vicende drammatiche vissute dagli italiani di Istria, Dalmazia, Fiume con rispetto e con solidarietà, e lavoriamo, nell’Unione europea, insieme alla Slovenia, alla Croazia e agli altri Paesi amici per costruire, ogni giorno, nuovi percorsi di integrazione, amicizia e fratellanza tra i popoli e gli Stati”.

