LA DESTRA DELL’ANM VINCE LE ELEZIONI. MA L’ALA PROGRESSISTA OTTIENE PIU’ SEGGI
La corrente filogovernativa della magistratura vince le elezioni dell’Associazione nazionale dei magistrati. In tre giorni hanno votato in 6.855, tra giudici e pm, per le elezioni del nuovo comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale dei magistrati. La lista che ha ricevuto più voti, con 2.065 preferenze, è quella di Magistratura Indipendente. La corrente più filogovernativa nell’Anm, ottiene undici seggi. Ma l’ala progressista, con quindici seggi manterrebbe la maggioranza nell’Associazione: Area (con 1.803 voti) ne ha ottenuto nove e Magistratura Democratica sei (1.081), raddoppiandoli rispetto al 2020. Sono otto i seggi per i centristi di Unicost , in questo momento molto critici nei confronti del governo sulla riforma della giustizia. Due seggi sono andati ad Articolo Centouno, una lista favorevole all’ipotesi di introdurre il sorteggio, previsto dalla riforma, per la scelta dei membri del Csm.
I vertici del sindacato saranno eletti sabato 8 febbraio. Il candidato con più preferenze è Giuseppe Tango, giudice del lavoro a Palermo, seguito da Antonio D’Amato, Procuratore di Messina, entrambi di Magistratura Indipendente. Tra gli eletti nelle liste anche Marco Patarnello, con Magistratura Democratica, il magistrato che lo scorso 19 ottobre scorso ha inviato la mail nella piattaforma dell’Anm, sollevando molte polemiche.