
Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha lanciato un duro monito contro la politica del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu. In un’intervista rilasciata a La Stampa, Crosetto ha dichiarato senza mezzi termini: “La politica di Netanyahu rischia di far crescere generazioni di terroristi che colpiscono gli amici di Israele in tutto il mondo”.
Il Ministro ha sottolineato come la sua ferma condanna dell’operato israeliano a Gaza non sia una posizione isolata, ma rifletta quella dell’intero governo italiano. “La mia posizione è la stessa della presidente del Consiglio, del ministro degli Esteri, del governo. Nonché di Sergio Mattarella, nelle cui parole ci riconosciamo tutti”, ha ribadito Crosetto, evidenziando una linea comune e coesa all’interno delle istituzioni italiane.
A una domanda sulla possibilità di sospendere l’accordo di associazione tra l’Unione Europea e Israele, Crosetto ha espresso scetticismo, affermando: “Non capisco cosa c’entra far pagare i drammatici e ingiustificabili errori del governo Netanyahu a un popolo o ad una nazione. Noi restiamo amici del popolo e dello Stato di Israele”. Una presa di posizione che mira a distinguere tra le azioni del governo in carica e il legame con la nazione e i suoi cittadini.
Per quanto riguarda il riconoscimento dello Stato palestinese, il Ministro della Difesa ha minimizzato il suo impatto pratico, definendolo “una proposta politica solo simbolica, buona per i comizi”. La visione italiana, ha spiegato Crosetto, rimane saldamente ancorata alla risoluzione dell’ONU per i “due popoli, due Stati”. “Serve far ragionare Netanyahu ed estirpare Hamas: non esiste una realistica ricostruzione di Gaza sotto un’organizzazione terroristica”, ha concluso il Ministro, delineando la complessa sfida del Medio Oriente.