Saranno circa 7 milioni gli italiani in viaggio nei prossimi giorni e che trascorreranno almeno 1 notte fuori casa (l’ultimo ‘ponte’ si verifico’ nel 2013, rendendo impossibile ogni raffronto). Il 91,5% di italiani rimarra’ nel Bel Paese, mentre l’8,5% andra’ all’estero. Emerge da un’indagine di Federalberghi effettuata prima del terremoto dei giorni scorsi. ‘Pur in un situazione economica ancora difficile, il turismo mostra segnali di tenuta che lo pongono al centro del sistema produttivo nazionale’, afferma il presidente di Federalberghi, Bocca.
Saranno circa 7 milioni gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) in viaggio nei prossimi giorni e che trascorreranno almeno 1 notte fuori casa in occasione del Ponte del’1 novembre. Il 91,5% di italiani rimarrà nel Bel Paese, mentre l’8,5% andrà all’estero. E’ quanto emerge da un’indagine esclusiva realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions. “Pur in un situazione economica ancora difficile, il turismo, anche per l’imminente ‘Ponte’ del 1° novembre, mostra segnali di tenuta che lo pongono al centro del sistema produttivo nazionale”. commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. L’ultimo Ponte si verificò nel 2013, spiega Federalberghi, rendendo impossibile ogni raffronto.
“Si tratta di segnali di assoluta importanza – prosegue Bocca – che testimoniano quanto l’economia ed il sistema occupazionale dell’intero Paese debbano al nostro settore, uno tra i pochi che riesce a produrre giro d’affari e lavoro. Al Governo chiediamo di accompagnare i nostri sforzi, potenziando il bonus fiscale destinato alle imprese che investono nella riqualificazione delle strutture alberghiere, che è stato annunciato in due occasioni dal Presidente del Consiglio, ed accelerando l’iter del ddl concorrenza, per offrire risposte importanti alle imprese, in materia di parity rate e di somministrazione ai clienti non alloggiati. È inoltre urgente un’azione di deciso contrasto al dilagante fenomeno dell’abusivismo, che danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza”. “La mancanza di controlli effettivi e l’inadeguatezza delle regole in materia di affitti brevi – conclude Bocca – genera gravi conseguenze per il tessuto economico e sociale, con rischi per i clienti (mancato rispetto delle misure di tutela in materia di igiene, sicurezza, etc.), disagi per i vicini di casa (condomini trasformati in porti di mare), sfruttamento dei lavoratori (evasione contributiva e mancato rispetto dei contratti collettivi), colossale ammanco all’erario (evasione ed elusione in materia di iva, imu, irpef, ires, tari, imposta di soggiorno, etc.) e indebolimento dei controlli antiterrorismo (mancata segnalazione degli alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza)”.
L’indagine ha evidenziato che le località montane saranno quelle più frequentate durante questo ‘Ponte’ del 1° novembre. Il 38,3% di coloro che si muoveranno le preferiranno ad altri lidi. Il 21,4% si recheranno in località d’arte. Il 20,7% andranno in località di mare, un 3,4% coglieranno questa occasione per ritemprarsi in località lacuali ed un 2,8% andrà in località termali e del benessere. Il 9,6%, infine, indica un altro tipo di località e saranno essenzialmente coloro che si recheranno nei loro centri di origine per onorare la festività di Ognissanti. Per quei pochi che sceglieranno mete estere per questa breve pausa vacanziera, le grandi capitali europee faranno la parte del leone con addirittura il 70,4% della domanda complessiva. L’11,2% andrà in località di mare esotico ed un 11,1% sceglierà le montagne d’oltre confine. La casa di parenti/amici sarà la struttura prescelta dal 32,5% dei viaggiatori, seguita dal 25,6% di chi andrà in albergo e dal 14,2% che si recherà in casa di proprietà. I Bed&Breakfast saranno scelti dal 10,1% dei viaggiatori, gli appartamenti in affitto dal 5,7% dei vacanzieri, gli agriturismo dal 2,8%, i residence dal 2,5% come i rifugi alpini. La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 262 euro. Ciò genererà un giro d’affari che si attesterà sugli 1,81 miliardi di euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 234 Euro e 547 euro a persona verranno invece mediamente spesi da chi sceglierà una vacanza oltre confine. La durata media del soggiorno durante questo ‘Ponte’ del 1° novembre, sarà infine di 3,2 notti trascorse fuori casa.