
I leader di maggioranza riuniti alla Camera hanno chiuso l’intesa sul nome di Sergio Mattarella per il Quirinale. Colloquio di venti minuti tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Consiglio, Mario Draghi, al termine della cerimonia al Quirinale per il giuramento del nuovo giudice costituzionale Fillippo Patroni Griffi, mentre alla Camera era in corso il settimo scrutinio per l’elezione del Capo dello Stato, destinato a concludersi con un nulla di fatto. Poi Draghi ha contattato al telefono tutti i leader dei partiti per stringere sulla sua rielezione e chiudere così la partita. Dopo sei giorni e sette votazioni andate a vuoto la decisione di chiedere a Mattarella di restare al Colle.
“Il Parlamento ha una sua saggezza e mi sembra che si stia esprimendo. Assecondare questa saggezza è anche questa democrazia”, aveva detto di prima mattina il segretario del Pd Enrico Letta ai suoi grandi elettori. E a metà mattina, in Transatlantico, è arrivata la svolta a sorpresa: “Piuttosto che andare avanti con veti incrociati per cinque giorni – ha detto Matteo Salvini alle agenzie – bisogna considerare se non sia più serio andare dal presidente Mattarella e dire, con convinzione, di ripensarci”. E’ il via libera definitivo alla candidatura, che viene così commentato da Giorgia Meloni: “Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci”, twitta la presidente di Fratelli D’Italia.
Casini, al termine della mattina fa un passo di lato: “Io chiedo a tutti i colleghi, al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità nell’ambito delle istituzioni democratiche – ha dichiarato – di togliere il mio nome dalla discussione e di chiedere al Presidente Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse dell’Italia”.
Alla quinta donna su cui e’ arrivato il no, ho detto se dobbiamo andare avanti altri giorni a raccogliere dei no, sarebbe piu’ serio chiedere al presidente Mattarella l’impegno e il sacrificio di stare al Quirinale. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando ai giornalisti fuori Montecitorio. “Chiediamo a Mario Draghi l’impegno e il sacrificio a stare a palazzo Chigi, agli italiani confermiamo la squadra di governo, tranquillita’ e serenita’. Non potevamo andare avanti a litigi” ha aggiunto.
“Stamani son passato qui davanti andando alla Camera”. Con un emoticon sorridente, il segretario dem Enrico Letta posta una foto su twitter con un palazzo sul quale e’ appeso lo striscione “Grazie Presidente Mattarella”.
La rielezione di Sergio Mattarella è la “soluzione migliore”, perché consente di mantenere Mario Draghi a palazzo Chigi, mentre sarebbe stato difficile mettere su un nuovo governo, che comunque sarebbe stato “più debole”. Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta in conferenza stampa. “Oggi ci rendiamo conto che questa soluzione è la migliore, come sapete è quella alla quale fin dall’inizio abbiamo dato il massimo livello di gradimento da parte nostra”. Ha precisato Letta: “Un altro governo con Draghi al Quirinale non so se saremmo riusciti a farlo, e comunque sarebbe stato più debole”.
“Per quanto ci riguarda il governo va bene così ed è nelle prerogative del presidente del Consiglio immaginare qualsiasi forma di cambiamento – ha detto Letta – La politica è stata per qualche settimana in apnea, ora è importante che tutto funzioni al meglio”, ha aggiunto. “La scelta per la seconda volta della rielezione del presidente della Repubblica dimostra la difficolta’ della politica e dobbiamo esserne consapevoli”. “Ho telefonato ieri sera a Silvio Berlusconi in ospedale dicendogli che non c’era nulla di personale, ma e’ la politica che e’ cosi'”. “Non abbiamo nessuna intenzione di chiedere le dimissioni della Casellati. Le chiediamo di continuare a svolgere il suo ruolo”.
Nel fronte ‘giallo-rosso’ ci sono state “frizioni, anche ieri sera”, ma Enrico Letta ritiene che le incomprensioni siano state chiarite “sufficientemente”. Il segretario Pd lo ha detto parlando in conferenza stampa. “Frizioni ci sono state, anche ieri sera”, ha ammesso. “C’è stato un corto circuito mediatico. Ma oggi ho visto che tutto è stato chiarito sufficientemente, almeno per quanto mi riguarda. Erano chiarimenti necessari, ma per quanto mi riguarda sono stati sufficienti. La nostra coalizione esce – a differenza dell’altra – come una coalizione che resiste e in parte anche rafforzata. Mentre invece il centrodestra esce diviso in tronconi e questo è un elemento-chiave”. “Da domani comincia un’azione politica nuova ed è stato rinnovato il nostro ruolo nella politica e dentro il Parlamento. In questi giorni è cambiata la geografia polticia e noi vogliamo interlocuire e intepretare questi cambiamenti e vogliamo lavorare per rafforzare la coalizione”.
“È una soluzione che ha grande significato, ci sono due nomi eccellenti come Mattarella e Draghi, squadra che vince non si cambia. Per la solidità del Paese è una soluzione ottima, per la credibilità della classe politica è il giorno in cui alcuni dei nostri amici dovranno farsi delle domande”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, intercettato dai giornalisti a Montecitorio.
“Voteremo per Mattarella convintamente, con entusiasmo”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani rispondendo ai giornalisti a Montecitorio. “Dall’inizio abbiamo detto che serviva Draghi a palazzo Chigi e che serviva un presidente della Repubblica politico. Avevamo chiesto a Berlusconi di candidarsi, poi non si e’ trovato altro nome su cui convergere e abbiamo deciso di chiedere a Mattarella di accettare di essere ancora presidente della Repubblica”.
“Mattarella al Quirinale, Draghi a Chigi. Una grande squadra per l’Italia. Grazie al Presidente a cui avevo chiesto di restare già tempo fa. Ora la politica tutta si dia una regolata e cominci a costruire una nuova era. Noi ci saremo”. Lo scrive il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
“Fratelli d’Italia non asseconderà questa scelta che non appare fatta nell’interesse dell’Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità. I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di Governo e di legislatura”. Lo scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, parlando dell’accordo per la rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica. “Bisogna ricominciare daccapo. Bisogna rifondare il centrodestra daccapo. Il centrodestra parlamentare non esiste. Il centrodestra e’ maggioranza nel Paese e noi lo vogliamo rappresentare”, ha detto Giorgia Meloni parlando con i giornalisti davanti a Montecitorio. “Fratelli d’Italia – ha aggiunto Meloni – non voterà per la riconferma di Mattarella per diverse ragioni. La prima è che siamo di fronte a un’anomalia sul piano istituzionale: un Parlamento delegittimato dal consenso dei parlamentati e dal taglio dei parlamentari che rielegge un presidente, un’ipotesi lasciata aperta dalla Costituzione solo per una emergenza reale, una guerra. E al settimo scrutinio, come extrema ratio, quasi un candidato risulta, con tutto il rispetto”.
Fratelli d’Italia all’ottava votazione voterà Carlo Nordio “per continuità e coerenza”, ha annunciato Giorgia Meloni, spiegando che “la posizione di chi non è d’accordo credo debba essere rappresentata a livello parlamentare”.
Quello di Sergio Mattarella è stato un atto di “assoluta generosità”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in conferenza stampa alla Camera. “Abbiamo lavorato a una candidatura che introducesse un elemento di oggettiva innovazione nel quadro politico, una presidente donna. Per noi non era un omaggio al genere, ma una battaglia vera. Tant’è che sul tavolo del negoziato abbiamo esaminato alcune candidature e nella rosa ristretta sono poi rimaste due donne di assoluta eccellenza e alto prestigio e competenza, ma non siamo riusciti a vincerla. Abbiamo combattuto, di giorno e di notte, ma abbiamo trovato ostacoli”. – Abbiamo chiesto che “fossero ritirate candidature divisive come quella del presidente Berlusconi, il quale ha compreso il momento del paese, bisogna dargliene atto”, ha dichiarato il leader del M5S. Il primo obiettivo raggiunto, spiega il leader M5s, e’ quello della stabilita’ del governo: la scelta di chiedere che Mario Draghi restasse a Palazzo Chigi e’ stata fatta “nell’ottica di valorizzare il suo operato, di assicurare tempestivita’ e efficacia all’esecutivo” spiega Conte che poi indica il secondo obiettivo del Movimento, quello di evitare candidature divisive come quella di Berlusconi: “non volevamo che questa del Quirinale fosse l’occasione per spaccare il Paese e per questo abbiamo chiesto con forza che non fossero presentate candidature divisive. E questo e’ un altro obiettivo che abbiamo ottenuto”. Terzo obiettivo “era quello di non avere candidature che avessero una coloritura politica di area , ma che fosse un profilo autorevole e superpartes. Anche questo obiettivo l’abbiamo centrato”. “Poi avevano chiesto una presidente donna: per noi non era una mera formalita’ ma una battaglia vera, tant’e’ che nel tavolo del negoziato alla fine sono rimaste due canditure di donne di assoluta eccellenza, profilo e competenza” dice l’ex premier, sottolineano che si tratta dell’unico obiettivo non raggiunto. Perche’ anche il profilo di Mattarella “nell’ambito della nostra comunita’ ha sempre ricevuto unanime apprezzamento. Ed e’ per questo che quando abbiamo capito che non c’erano le condizioni per una presidente donna abbiamo deciso di converegere per richiedergli tutti insieme un rinnovo del mandato”. Se il rapporto col Pd si è incrinato? “Le parole del segretario del Pd Enrico Letta scacciano questa possibilità”, ha detto Conte.