
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un ambizioso “piano strutturale” da 1 miliardo di euro, da dispiegarsi in un orizzonte temporale di 10-12 anni, destinato alla ricostruzione e alla messa in sicurezza dei territori di Emilia Romagna, Toscana e Marche colpiti da terremoti e alluvioni. L’annuncio è stato dato dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, durante una conferenza stampa.
Il “programma straordinario pluriennale per gli interventi di ricostruzione e per la messa in sicurezza”, come lo ha definito il Ministro Musumeci, dovrà essere elaborato entro il 31 maggio 2026 su proposta del Commissario Straordinario, in sinergia con le istituzioni locali e tenendo in considerazione le priorità e le necessità infrastrutturali dei territori coinvolti.
“La volontà del Governo è di intervenire in maniera massiccia e coerente,” ha sottolineato Musumeci, “al di là delle misure finora adottate per l’assistenza a famiglie e imprese, per un piano di sicurezza che ponga fine al continuo stillicidio di vite umane e danni materiali.”
Tra gli altri provvedimenti approvati nel corso della riunione del CdM, si segnala l’estensione del mandato del Commissario Straordinario, Fabrizio Curcio, anche alle recenti alluvioni che hanno flagellato l’Emilia Romagna tra settembre e ottobre 2024. Contestualmente, il suo incarico è stato prorogato al 31 maggio 2026, rispetto alla precedente scadenza fissata al 31 dicembre 2025.
Un ulteriore elemento di rilievo riguarda il “rafforzamento del ruolo dei Presidenti di Regione”, ai quali sarà conferito “il potere di coordinamento e attuazione delle misure sia per la ricostruzione pubblica che privata”.
Infine, il Governo ha varato un piano di comunicazione rivolto alla popolazione, focalizzato sulla sensibilizzazione al “rischio idraulico e idrogeologico”. Questo piano, che prende spunto dal modello adottato per l’area dei Campi Flegrei, dovrà essere approvato entro il 31 luglio 2025.