CHIESTE DIMISSIONI DOPO GLI INSULTI AI PAESI DEL SUD EUROPA
Bufera sul presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Dijsselbloem, dopo le sue parole secondo cui i paesi del sud Europa “spendono tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedono aiuto”. L’ex premier Renzi lo attacca: ha perso un’ottima occasione per tacere, prima se ne va e meglio e’, perche’ non merita il ruolo che riveste. Poi rilancia l’idea di primarie anche per le istituzioni europee. Compromesso tra i 27 dell’Ue a pochi giorni dalle celebrazioni dei 60 anni dei Trattati di Roma.
“Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem , ha perso una ottima occasione per tacere. In una intervista a un quotidiano tedesco si è lasciato andare a battute stupide – non trovo termine migliore – contro i Paesi del sud Europa a cominciare dall’Italia e dalla Spagna. Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee”. Così su Facebook l’ex premier Matteo Renzi. “Se vuole offendere l’Italia lo faccia al Bar Sport sotto casa sua, non nel suo ruolo istituzionale”, aggiunge. “E penso anche che la nostra proposta di fare primarie per i ruoli di responsabilità in Europa sia fondamentale – sottolinea Renzi – e spero sia rilanciata da tutti: Jeroen ha visto il suo partito passare alle ultime elezioni dalle 25% al 5%. Il che la dice lunga sul fatto che è giusto combattere i populisti ma bisogna farlo senza smettere di essere popolari. Altrimenti si diventa ingranaggi della tecnocrazia”. “Ci sono leader in Europa che faticano a prendere il voto dei parenti stretti: è l’ora di avere più democrazia, ovunque.Nella settimana dei trattati di Roma lavoriamo tutti per una Europa della democrazia e non della burocrazia”, conclude Renzi.
“Vedo che l’incauto Dijsselbloem dice che i cittadini dei Paesi del Sud, dei Paesi mediterranei sperperano in donne e alcol. Beh, se questa e’ l’Europa: alla larga. Se l’Europa e’ quella della Merkel, del surplus egoistico tedesco, del ‘sangue, sudore e lacrime’, delle botte date alle politiche monetarie espansive di Draghi. Allora, alla larga”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a Radio Cusano Campus. “Da Dijsselbloeminaccettabili pregiudizi. Se l’Europa e’ questa, che Dio ce ne scampi e liberi. Non e’ questa l’Europa dei miei sogni”.
“Le parole di Dijsselbloem sono altamente offensive e dannose tanto quanto la sua decantata austerita’. Chiediamo le sue dimissioni”. Lo scrive su Twitter Debora Serracchiani, vicesegretaria Pd e presidente del Friuli Venezia Giulia.
“Come si può restare sorpresi dell’elevato consenso di cui godono le cosiddette forze antisistema nella UE, se ad alimentarle sono proprio coloro che occupando posti di responsabilità all’interno delle istituzioni comunitarie usano un linguaggio che nemmeno al bar? Da ultimo il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem. Nella settimana dei 60 anni dei trattati di Roma che segnano il più lungo periodo di pace che questo continente ha conosciuto dobbiamo riflettere su quanta responsabilità abbiamo nell’alimentare irresponsabilmente pulsioni pericolose per il futuro delle nuove generazioni. Oltre alle dimissioni del presidente di turno dell’Eurogruppo va ripensata l’intera governance delle istituzioni europee con un maggiore coinvolgimento dei cittadini proprio come propone Matteo Renzi immaginando primarie su base comunitaria. Va promosso un nuovo percorso di partecipazione per avvicinare l’Europa ai suoi cittadini, unico vero antidoto ai populismi di qualsiasi natura e matrice e unico modo per renderci sempre più consapevoli e coscienti di essere tutti cittadini degli Stati Uniti d’Europa”. Lo afferma la deputata Pd Stefania Covello.