G7 CULTURA, ALLARME AZIENDE CONTRO LA PIRATERIA ONLINE
DA SKY ALLA DISNEY, ‘E’ COME IL TRAFFICO DI OPERE D’ARTE’
‘Con la presente lettera, chiediamo il Vostro sostegno per garantire il continuo successo del settore in tutti i Paesi del G7 e non solo’. E’ quanto scrivono i maggiori produttori di musica, cinema, calcio e tv, da Sky a Walt Disney, ai ministri della Cultura riuniti a Firenze. Il pericolo e’ un fenomeno ‘conosciuto come pirateria online che mette a repentaglio’ le aziende. Un problema ‘di forte impatto tanto quanto il traffico di opere d’arte’, si legge nelle lettera.
”Con la presente lettera, chiediamo il Vostro sostegno per garantire il continuo successo del settore in tutti i Paesi del G7 e non solo”, scrivono in una lettera firmata dai maggiori produttori di musica, cinema, calcio e tv, da Sky a Walt Disney, che i ministri della Cultura troveranno al loro posto prima della discussione. Il pericolo e’ un fenomeno ”conosciuto come pirateria online che mette a repentaglio” le aziende. Un problema ”di forte impatto tanto quanto il traffico di opere d’arte”.
uesto il testo integrale della lettera: ”Illustri Ministri della Cultura, Scriviamo in rappresentanza di molte delle piu’ grandi aziende di media e di intrattenimento del G7, una parte rilevante del settore creativo che ogni anno contribuisce all’economia globale con 2,25 mila miliardi di dollari. Oltre a garantire decine di milioni di posti di lavoro altamente qualificati, intratteniamo miliardi di persone ogni giorno con contenuti diversi e assicuriamo investimenti vitali a sostegno dello sport, delle arti e della Cultura. Data l’attenzione dei Ministri della Cultura del G7 alla tutela del nostro patrimonio culturale, e’ giusto che l’incontro ministeriale si tenga a Firenze, citta’ che si distingue proprio per la conservazione e la tutela della Cultura. Cio’ rappresenta l’ideale prosecuzione delle agende G7/G8 e G20 degli anni precedenti, in particolare di quella della Francia che nel 2011 si e’ focalizzata sulla protezione e la promozione della Cultura ponendola fra i suoi obiettivi fondamentali. Con la presente lettera, chiediamo il Vostro sostegno per garantire il continuo successo del settore in tutti i Paesi del G7 e non solo. Siamo di fronte a un problema di forte impatto tanto quanto il traffico di opere d’arte, che danneggia il nostro settore al pari delle grandi sfide internazionali e che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre piu’ piede. Parliamo della sistematica, diffusa e sofisticata violazione online della nostra proprieta’ intellettuale da parte di imprese commerciali che cercano di generare profitti illeciti sfruttando il nostro lavoro e la nostra creativita’. Il fenomeno e’ meglio conosciuto come pirateria online e mette a repentaglio la capacita’ delle nostre aziende di continuare ad investire, crescere e dare un contributo positivo alle nostre economie e alle nostre societa’. Le stime percentuali sulla pirateria online variano, ma la maggior parte degli studi mostra che circa il 30% degli utenti di Internet in tutto il mondo accede regolarmente a contenuti illegali. L’impatto di tale pratica mette a rischio miliardi di investimenti e rappresenta una minaccia per decine di milioni di posti di lavoro nei nostri paesi. Il fenomeno colpisce l’intera filiera dell’intrattenimento, dagli scenografi ai truccatori, dai produttori discografici ai compositori, dal personale impiegato durante gli eventi sportivi al cameraman e al produttore, dal programmatore di software per un gioco al progettista di un’app, dai gestori di sale cinematografiche ai distributori. Nessuno escluso. Chiediamo dunque la Vostra attenzione su questo problema in maniera coordinata e strategica, per affrontare in modo sistematico tutte le sfide poste dalla pirateriaonline che rischiano di ostacolare la nostra crescita futura. La pirateria in rete e’ un problema globale, e se da un lato continueremo ad impegnarci ad adottare le misure legali locali a nostra disposizione per proteggere la nostra proprieta’ intellettuale, dall’altro ci aspettiamo che anche altri attori responsabili degli ecosistemi internet, compresi gli intermediari, facciano la loro parte per proteggere i consumatori e favorire il commercio legale. Nel 2011, la Presidenza del G8 e del G20 ha dichiarato che “gli autori e gli intellettuali non devono essere privati del frutto del loro talento” nell’era digitale. Il lavoro cominciato allora si e’ poi fermato a seguito di altri avvenimenti nel mondo, ma ora e’ il momento di ricominciare da dove avevamo lasciato, tutti insieme. Non c’e’ migliore occasione delle discussioni che avrete durante il G7 dei Ministri della Cultura per rilasciare una dichiarazione forte e riprendere questo importante lavoro di cui noi tutti beneficeremo, per proteggere la nostra Cultura e il nostro futuro economico”. La lettera e’ firmata dagli amministratori delegati o presidenti di Twentieth Century Fox, Anica, BBC Worldwide Ltd, BT Consumer, DFL Deutsche Fussball Liga GmbH, Canal + Group, Constantin Film, European Producers Club, R.T.I. S.p.A, Premier League, NBCUniversal, Lega Serie A, Sony Pictures and Sony Music, Warner Music Group, Walt Disney International. Per Sky, Jeremy Darroch, Group CEO, Sky Andrea Zappia, CEO Sky Italia, Carsten Schmidt, CEO Germany, Stephen Van Rooyen, Chief Executive UK & Ireland.
“L’appello nasce da un bisogno molto forte: quello che era un fenomeno tollerato nel tempo sta diventando un vero problema per l’industria creativa in primis e quindi soprattutto per quei giovani che oggi vogliono affrontare il mondo della creativita’, televisiva, cinematografica e che si trovano a cercare lavoro e a cercarlo molto velocemente attraverso canali illegali”. Lo ha detto l’ad di Sky Italia, Andrea Zappia, a proposito dell’appello in difesa dell’industria digitale creativa contro la pirateria. “E’ un tema che si diffonde, che e’ presente in tutte le industrie, anche quella sportiva, e che oggi gia’ trova tante imprese, anche individualmente, impegnate a cercare di affrontarlo e risolverlo”, ha aggiunto Zappia secondo il quale serve “un approccio strategico e strutturato”. I ministri della cultura del G7, ha sottolineato ancora Zappia, che “normalmente non si occupano di questo tipo di tematiche lasciate ad altri, in realta’ possono insieme lanciare e incentivare un approccio decisivo per supportare un’industria che e’ fondamentale nel mondo e che mette l’uomo, la donna, l’individuo al centro, con un impatto straordinario”. Il ministro Franceschini “ha una grande sensibilita’ su questo tema”, ha osservato ancora l’ad di Sky Italia, ricordando i tanti giovani, “premiati con film che magari dall’incasso cinematografico fanno fatica a coprire i loro costi. Se il loro ritorno si fermasse li’, se non ci fosse una catena di valore, capace di portare e monetizzare tutto il loro lavoro – ha osservato ancora Zappia – non avrebbero un futuro. Alla fine per fare arte, anche cosi’ bella, ci sono volute risorse che vengono da un mercato sano dove la gente cerca questo intrattenimento, florido in termini di ricchezza creativa, e andarlo a minare oggi, perche’ non si vuole affrontare un problema complicato ma risolvibile, sarebbe criminale”.
La conoscenza, la cultura è il miglior antidoto alle paure di questi tempi, alla paura della diversità e anche alla paura degli stranieri”. Lo ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini, riassumendo il senso della riunione ministeriale del G7 a Firenze nel corso di un incontro con la stampa a Palazzo Pitti. Il ministro ha citato le parole dell’intellettuale Umberto Eco che amava ricordare come “al cultura è sempre portatrice di conoscenza”. Sempre Eco ammoniva che i conflitti e le guerre del passato sono sempre scoppiati per una mancanza di conoscenza tra i popoli e le culture.