
Il principe Harry ha espresso il suo desiderio di una “riconciliazione” con la famiglia reale britannica in un’intervista rilasciata alla BBC, a distanza di anni dalla sua traumatica decisione di allontanarsi dai doveri reali nel 2020. Il duca di Sussex ha dichiarato di sentirsi “sconvolto” in seguito alla sua sconfitta presso la Corte d’Appello di Londra. Il tribunale ha respinto il suo ricorso contro la precedente decisione del Ministero dell’Interno di revocare la protezione automatica della polizia per lui e la sua famiglia durante le visite nel Regno Unito. Buckingham Palace ha replicato alle dichiarazioni del principe con una nota insolitamente concisa, difendendo la decisione di negare la scorta. Il Palazzo ha sottolineato che si tratta di “verdetti ripetuti dopo esami meticolosi”, aggiungendo che re Carlo avrebbe valutato di non intervenire nella questione.
Il principe Harry, duca di Sussex, ha detto pubblicamente di essere sconvolto per la decisione della Corte d’Appello di Londra che ha respinto il suo ricorso per riottenere la scorta di polizia automatica durante le sue visite nel Regno Unito. In un’intervista rilasciata alla BBC, Harry non ha escluso un futuro ritorno nel Paese e ha lanciato un accorato appello alla riconciliazione con la sua famiglia, in particolare con il padre, Re Carlo III.
La revoca della protezione era stata decisa dal Ministero dell’Interno britannico in seguito alla sua rinuncia al ruolo di membro attivo della famiglia reale e al suo trasferimento in California con la moglie Meghan e i loro figli.
“Non so quanto gli resti da vivere, mio padre non mi parla più per questo”, ha dichiarato il duca di Sussex, riferendosi al contenzioso legale intrapreso contro l’Home Office per ottenere la tutela di polizia nel Regno. Harry ha poi sottolineato l’inutilità di “continuare a litigare”, definendo la vita “preziosa” e lanciando un chiaro messaggio volto a superare le divisioni passate, soprattutto alla luce delle condizioni di salute del sovrano, in cura per un cancro diagnosticatogli all’inizio del 2024.
Tuttavia, parlando dalla California, Harry ha nuovamente accusato la casa reale di “interferenze”, ammettendo di non riuscire a immaginare un modo per riportare sua moglie e i suoi figli nel Regno Unito “a questo punto”. Ha inoltre ricordato i numerosi “disaccordi” con alcuni membri della famiglia, citando in particolare il conflitto con il fratello William, e il fatto che “alcuni non mi perdoneranno mai per aver scritto un libro”, riferendosi alla sua autobiografia “Spare”.
Nonostante ciò, Harry ha affermato di aver “perdonato” e ha concluso con un’apertura: “Se non vogliono riconciliarsi dipenderà interamente da loro”.
Le parole del principe giungono dopo la sentenza della Corte d’Appello, con il giudice Geoffrey Vos che ha definito “logica” e “legalmente fondata” la decisione del governo di negare la scorta automatica. Il giudice ha riconosciuto le “argomentazioni forti e toccanti” presentate dai legali di Harry, che avevano evidenziato i rischi per la sua sicurezza e il trattamento diverso riservato ad altri reali. Tuttavia, ha sottolineato come lo status di protezione del duca di Sussex sia stato modificato in modo inedito dall’organismo competente dell’Home Office.
Il ministero dell’Interno ha comunque assicurato che la tutela sarà garantita caso per caso, in base a una valutazione specifica dei rischi, ogni volta che il duca visiterà il Paese, da solo o con la sua famiglia.
La decisione della Corte d’Appello conferma i precedenti verdetti favorevoli all’Home Office, emessi sia in primo grado amministrativo che da un giudice dell’Alta Corte, al quale era stato anche addebitato al principe il pagamento delle spese legali. La presenza di Harry in aula durante le due udienze di aprile non è stata sufficiente a ribaltare l’esito del procedimento, e la sua reazione “sconvolta”, dai toni amari e apparentemente pessimistici, rilasciata ai microfoni della BBC, ne è una chiara testimonianza.