
A Rapallo, al 54° Convegno Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, la premier Giorgia Meloni e la presidente dei Giovani Imprenditori, Maria Anghileri, hanno delineato visioni e strategie per il futuro economico e industriale dell’Italia. Entrambe hanno sottolineato la necessità di una visione a lungo termine e di un rinnovato impegno per la crescita.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta in videocollegamento, ha ribadito la ferma intenzione dell’Italia di riaffermarsi come potenza economica e industriale. “L’Italia è una grande nazione e non intende rinunciare a essere una potenza economica, produttiva e industriale”, ha dichiarato Meloni, pur riconoscendo i ritardi e le difficoltà accumulate dal Paese.
La premier ha poi lanciato un chiaro messaggio: “Dobbiamo tornare a pensare in grande”. Meloni ha sottolineato l’importanza di disegnare una politica industriale con una “visione di medio e lungo periodo” capace di “anticipare i tempi” anziché limitarsi a gestire l’oggi.
Un tema centrale nel suo intervento è stata la passione imprenditoriale. Citando il filosofo Hegel, Meloni ha affermato che “al mondo nulla di grande è stato fatto senza passione”. Ha lodato lo “spirito degli imprenditori italiani” che “ogni giorno dà forza, solidità e coraggio al sistema produttivo, industriale e nazionale”. La premier ha inoltre rimarcato come questa passione non sia solo un motore di profitto, ma anche un generatore di “valore sociale, ricchezza, benessere”, motivo per cui il governo si impegna a fianco degli imprenditori.
Tra le direttrici strategiche indicate da Meloni, spicca la necessità di “puntare sugli asset strategici e sulla solidità del Made in Italy”, affiancata dalla volontà di “scommettere sulle filiere innovative”.
Dall’altro lato, Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ha lanciato un appello diretto alla politica per una “visione lunga di sviluppo”. “I fondamentali sono stabili, ora andiamo oltre. Il momento è adesso”, ha affermato Anghileri, ricordando il ruolo dell’Italia come “seconda manifattura d’Europa e fra i più grandi esportatori al mondo”. Ha poi elencato i settori trainanti dell’export italiano, dalla meccanica alla moda, dall’agroalimentare alla farmaceutica.
Con un tono incisivo, Anghileri ha respinto l’idea di un’Italia che si limiti a “galleggiare per altri 20 anni”, proponendo invece l’obiettivo di “rendere l’Italia più innovativa e attrattiva”, un Paese “dove sia facile fare impresa”.
In un passaggio suggestivo, la presidente dei Giovani Imprenditori ha invitato a “costruire il nostro grande sogno italiano”, ispirandosi al “genio creativo dei nostri imprenditori” che ha dato al mondo “più cultura, bellezza e civiltà”.
Anghileri ha inoltre avanzato richieste concrete al governo. Ha chiesto di “fissare un nuovo impegno fondamentale: il raddoppio, entro i prossimi 10 anni, degli investimenti pubblici sulla ‘Filiera Futuro'”, che comprende natalità, istruzione, innovazione e giovani imprese.
Infine, un monito chiaro al Paese: “L’Italia sta infrangendo il patto fra generazioni e la responsabilità è collettiva”. Anghileri ha evidenziato come solo il 9% della spesa pubblica del 2023 sia dedicata a istruzione, ricerca e sviluppo, definendo questa percentuale “troppo poco”. “Dobbiamo scommettere sul domani e sui nostri straordinari talenti. Dobbiamo abbandonare questo ‘presentismo’ italiano non più a parole, ma con scelte concrete”, ha concluso Anghileri, sottolineando la necessità di un cambio di rotta per il futuro delle nuove generazioni. Fonti