
‘Non è iniziata oggi ma va sempre peggio, è diventato un bollettino di guerra quotidiano: l’insegnante precaria che deve scegliere tra attendere 22 mesi per l’operazione chirurgica o farla subito pagando 4.500 euro; lo scandalo in Sicilia dei referti dei tumori arrivati dopo 8 mesi quando ormai i pazienti erano invasi da metastasi; l’incredibile vicenda di Charles, un giovanissimo studente universitario morto a Cassino con dolori lancinanti dopo essere stato dimesso. Di fronte a questo non possiamo accettare che gli investimenti in sanità siano ripiombati ai livelli più bassi degli ultimi 17 anni. Mentre puntiamo ad aumentare record sulle armi, i tagli ei fondi insufficienti colpiscono le persone, dalle mammografie ai pazienti malati di Alzheimer. Non possiamo circi personale allo stremo che scappa dal pubblico e dall’Italia, corsie degli ospedali che esplodono ei pazienti costretti a rivolgersi al privato o, per chi non se lo può permettere, a rinunciare alle cure’. Lo scrive sui social il leader del M5S Giuseppe Conte. ‘Oggi è la Giornata mondiale della Salute, diciamolo con forza e chiarezza: i cittadini – a partire proprio da quei 4 milioni e mezzo di persone che rinunciano a curarsi – hanno bisogno di poche parole e di impegni urgenti da parte di Meloni e soci. Più investimenti, meno sprechi, un freno deciso al diffuso clientelismo di ogni colore e al controllo della politica sulla sanità a livello locale. Il codice è rosso per il servizio sanitario nazionale, ma chi dovrebbe operarlo con urgenza è in pausa Riarmo’, conclude.
‘Il governo Meloni celebra la Giornata mondiale della salute con il più basso investimento sulla sanità pubblica in rapporto al Pil degli ultimi 15 anni. L’Italia di Giorgia Meloni è quella in cui 5 milioni di persone rinunciano a curarsi per le liste d’attesa troppo lunghe. È quella in cui la sanità privata viene favorita proprio dallo stesso governo, dove un sottosegretario alla Salute è socio di ambulatori privati. Non solo, è quella in cui la destra, con un emendamento della Lega, propone di scaricare interamente sulle famiglie ei Comuni i costi delle rette delle persone non autosufficienti. Una follia, che lede il diritto costituzionale alla salute, per fare cassa sulle tasche delle famiglie, dove sono le persone non autosufficienti, le persone più anziane e più fragili a pagare il prezzo più alto delle politiche inique e scellerate di questa destra. Chiediamo ancora una volta alla destra di fermarsi nella discussione in corso al Senato. È tempo di cambiare rotta sulla sanità pubblica, la destra inizia a discutere le nostre proposte, a partire da quella presentata alla Camera a mia prima firma’. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.